19, 20 en 21 Eeuwse Kunst


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Magenta, Mantegazza da Magenta
[2007060]

€700,00

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Mantegazza da Magenta
1945-

"Mantegazza da Magenta è un pittore che ha vinto alcuni premi in concorsi nazionali ed internazionali. Ha ottenuto quello che si dice "buona stampa" in Italia e Francia.

La sua pittura si potrebbe collocare non solo nel gusto lombardo, ma nel genere "scurista" lombardo, tanto nei dipinti da lui condotti si avverte come calata la sera. Come un plenilunio calato sulle cose.

Più esattamente, il genere è postimpressionista, ma addirittura con un carattere di spettralità delle visioni. Questo particolarmente nelle Venezie, la cui laguna si presta molto bene al sorgere pittorico dei "fantasmi". Si tratta d'una pittura drammatica: forse, pessimista."

- Prof. M. Portalupi

"Mantegazza da Magenta è un piccolo vulcano anomalo, estroverso, incolpevole, generoso, indaffarato, che vive in pittura una lunghissima fiaba effervescente, la quale sembra snodarsi attraverso due fasi conserte e separate, insieme, da infimi scatti traumatici: la rincorsa del colore inventato, innaturale, veemente, e il superamento di mille tentazioni simboliche che sono attraenti, ma talora omicide, come le sirene.

Comfessando amore per la storia degli uomini che sempre lasciò impronte e venature decisive, Mantegazza ha il fegato di non mascherarsi, di non operare "pressing" sulla propria anima e sui propri comportamenti d'artista.

Fa piacere che un pittore, senza travestimenti furbastri, cammini dritto per il suo campo minato. Va a fare arte, non a rifare. Lo applaudo lungamente."

- Luciano Prada

"Ho sempre pensato, di fronte alle opere di Mantegazza e a questa sua tenera, delicata palpitante trasfigurazione surreale del racconto pittorico, ad un temperamento che si pone in un possibile, ipotetico punto di contatto tra Guidi e Chagall, però con gli occhi e il cuore riscaldati dalle delicate figurine di Peynet. E' la sincerità di fondo di questa pittura che subito colpisce lo spettatore e lo seduce. Una sincerità che si regge su emozioni semplici e chiare, che riscaldano il cuore anche quando l'immagine si fa più notturna, più melanconica o nostalgica e le nubi dell'universo di Mantegazza vengono traversate, come da un lampo, dalla presenza allarmata e inquietante del mondo d'oggi e dalle sue circostanze non sempre liete, dai suoi affanni e contraddizioni.

La sua pittura, dunque, è una testimonianza che dietro l'apparente semplicità riserva la sorpresa d'uno spessore più assorto e complesso, come del resto accade per le fiabe che sentivamo da bambini. La sua suggestione poetica discende proprio da qui, e qui trova, anche, ogni sua giustificazione, ogni sua verità d'espressione."

- Giorgio Seveso

"Piochè l'arte ha la facoltà di meterializzare i sogni, di renderli durevoli, di trasformarli in cose godibili. Poichè l'artista soltanto è un rivoluzionario e Mantegazza fa la sua rivoluzione silenziosa e concreta coi suoi sottili pennelli, i suoi tramonti fascinosi, i suoi orizzonti lontani, bilanciati fra visione e realtà, fino alla pace otale, quando il vento cade e il mare si quieta."

- Prof. M. Onorato

"The immersion in the visions of enchanted Enrico Mantegazza determines the perception of an irrational world, but that is opposed to the prevailing apathy of a consumer society essentially adrift. The result is an inner reflection conjugated to a desire for escapism induces joyous and vibrant colors. The harmony that pervades the work of Mantegazza however alternates moments of melancholy irony harbinger of worries and anxieties determined by the contemplation of the problems of everyday life. Despite awareness of the negative that characterizes the human experience, the author shows a predominant trend is optimistic that the sign of his painting."
Datum toegevoegd: 17/05/2018 door: De Kunsthistoricus
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